5 mag 2011

Freddo tropicale

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Con  Piru nei ...dintorni di La Paz (Bolivia)

di Garrincha Piru
Freddo Tropicale
Oramai sono passati dieci anni da quando arrivai in Basilicata, a Bernalda, splendida cittadina dove ho trovato amicizie che sembrano più legami familiari che semplici incontri della vita. Quell'inverno anche se erano passati parecchi anni, dall'ultima nevicata, una coperta bianca cambiò lo scenario della città. Questa settimana anche Matera si è svegliata suggestivamente bianca di
neve. Il colmo per un brasiliano, portare la neve, sembra il mio destino nel sud'Italia. Come coprirsi da questo freddo che è arrivato non lo saprei proprio, non mi basterebbero tutti i capotti del mondo, credo sia molto importante, riscaldarsi il cuore con belle amicizie attorno ad un tavolo, con cibi locali e del buon vino. Cosa non difficile in Italia dove ogni casa potrebbe essere un ristorante di lusso per la bravura e tradizione gastronomica che io spesso paragono alla cultura musicale del mio paese. L'idea però di un ristorante come una casa è riuscita a
Max Lomu e ai suoi compagni (Osteria dei Malatesta - Via San Biagio). Un luogo che diventa difficile chiamare ristorante o osteria perche la dimensione è proprio quella di una casa di amici, la proposta musicale è uno dei punti cardine del posto (concerti dal vivo e bellissimi malcurati cd), danno un sottofondo di vitale importanza e rende l'ambiente più tropicale, ma la vera creazione del Max, che diversifica il locale, è la distruzione delle barriere di contatto umano che, senza renderci conto, poniamo fra noi. Li se vuoi, non mangerai mai solo, anche se da solo ci sei andato, un ''tavolone dell'amicizia'' è apparecchiato di persone nuove da scoprire. Fa niente se spesso ti dovrai alzare per versarti un po’ di vino (il servizio non è la cosa più importante), qui la voglia è di stare insieme e scambiare conoscenze, opinioni e sentimenti. Alla cucina, lo chef Franco, un po depresso come ogni chef che si rispetti cerca di soddisfare i vari gusti personali con un continuo e instancabile cambio del menu. Ecco che per un po’, tutto questo freddo non ci tocca più, ecco che se si vuole, le persone diventano una fonte dalla quale ci si può dissetare e il semplice fatto di farlo in maniera naturale, ci rende più caldi. Fa nulla se uscendo si capisce che il freddo era li fuori ad aspettarci. Alla fine, se non la vedi troppo spesso, anche la neve ha un grande fascino.
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1 commenti:

  • 5 maggio 2011 alle ore 16:05
    Anonimo says:

    Grazie Garrincha Piru, il tuo racconto scalda il cuore! Sara

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