31 gen 2011

La Casa nel Bosco e l'Appenino Lucano

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Tra le montagne e i boschi dell'Appennino Lucano ho scoperto un luogo a dir poco strano, e affascinante. La Casa nel bosco, ho visto il suo profilo FB ( #casanelbosco) e Twitter (#lacasanelbosco). Ho osservato le foto attraverso Flickr; foto di Anzi, del Parco e del luogo.
Sinceramente mi sentirei di consigliare un luogo del genere a pochi km,circa 15, dalla città di Potenza, ma così lontano dal mondo contemporaneo e submoderno per quella intimità e immersione nello spazio nella natura che si respira in questo ambiente.
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25 gen 2011

Ritorna il rischio della "Discarica di rifiuti pericolosi più grande d'Europa"

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Sembra un vecchio ritornello musicale che ogni tanto ritorna. Ma se tu a decidere se continuare ad ascoltare o semplicemente spegnere, cambiare stazione o cambiare brano. In questa situazione si è obbligati ad assistere passivamente, un pò come nel film Arancia Meccanica, quando Alex uno dei "ragazzacci" è entrato a far parte di una terapia riabilitativa ed era costretto ad ascoltare Beethoven e a vedere le immagini che scorrevano sul video. Beh! più o meno così, con l'unica differenza che noi possiamo voltare lo sguardo altrove e sollevarci la coscienza.
Dopo questa premessa posto qui un articolo che circola in rete sulla discarica di rifiuti pericolosi più grande d'Europa che sarà dislocata, con il benestare di molti, senza distinzione di razza, sesso, fede ecc.,nel comune di Ferrandina.

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22 gen 2011

Sant’Antuono maschere, suoni, fuoco e...maiale

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Il 17 gennaio è la ricorrenza dedicata a Sant’Antonio Abate, meglio conosciuto come Sant’Antuono, santo particolarmente venerato in passato. Morì un 17 gennaio in Egitto, dove era nato e vissuto. Era l’anno 356 e lui aveva centosei anni. In vita abbandonò e distribuì i beni di famiglia per dedicarsi alla contemplazione tra le sabbie deserto e vivere una vita all’insegna della preghiera, povertà e castità. E’ stato il fondatore del monachesimo e il primo degli abati e padre spirituale (abba). La sua figura di santo eremita e potente taumaturgo si diffuse subito in oriente e successivamente in occidente, dove fu invocato come patrono dei macellai e salumai, dei contadini e degli allevatori e soprattutto protettore degli animali
domestici. In passato ogni stalla o ricovero di animali aveva un santino con l’immagine del santo a protezione del luogo. Alcune leggende narrano che nella notte di Sant’Antuono gli animali parlassero nelle stalle, raccontando i difetti e vizi dei propri padroni, lamentandosi delle violenze e dei maltrattamenti subiti durante l’anno. Grande diffusione ebbe l’Ordine di Sant’Antonio cui compito era, tra l’altro, curare i malati afflitti dall’herpes zoster conosciuto come il “fuoco di Sant’Antonio” . La dedizione ai malati degli Antoniani col tempo fu però offuscata da interessi poco evangelici che condussero l’ordine al declino e al decadimento fino all’assorbimento nell’Ordine dei Cavalieri di Malta. Ma la figura e l’importanza del santo, presso il mondo agropastorale e popolare, non hanno mai avuto riserve. Il suo valore aumentava con l’aumento del bestiame e della pratica dell’allevamento. Uso comune in molti comuni lucani era di
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