29 dic 2010

Il turismo materano parla sempre più italiano. Resistono i Sassi e i borghi, perde il mare.

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Traveller? Routard? No, solo turisti
Dopo un decennio di crescita stavolta la Basilicata tiene grazie alla costa tirrenica. In calo laziali e campani. Forte sempre l’afflusso dalla Puglia. Ma aumentano gli stranieri padroni di casa

Dopo un decennio di aumenti di arrivi nel Metapontino e nella Città di Matera gli ultimi dati disponibili hanno indicato un calo di visitatori, soprattutto stranieri. A livello regionale si è registrato una sostanziale stabilità dovuta alla crescita dei flussi nella parte tirrenica potentina che ha segnato un + 8,4%.
A Matera è rallentato l’afflusso di visitatori degli stranieri; i numeri parlano di quasi 71.000 arrivi che significa una diminuzione intorno al 4%. Il calo si concentra tra i tedeschi e gli inglesi (rispettivamente primi e quinti nel totale complessivo di arrivi), invariato il numero di arrivi di statunitensi e francesi (secondi e terzi), va invece registrato un aumento di
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28 dic 2010

Il FALO’ DI NATALE IN BASILICATA

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Falò di Natale a Nemoli (fonte Pro Loco Nemoli)
Il Natale non è una invenzione della Chiesa bensì una sovrapposizione cultuale di derivazione pagana a seguito della conversione dell’impero romano alla religione Cattolica. Il Natalis era presente nel calendario romano, il 21 Aprile come Natalis Romae, in cui si celebrava la fondazione della città e il 19 dicembre , giorno dedicato al Dies Natalis Solis Invicti, la nascita del Sole che girava attorno al culto di Mitra, introdotta nel 218 d.C e ufficializzato da Aureliano. La festività venne successivamente spostata al 25 dicembre. Sembra che in uno stadio successivo i cristiani abbiano sostituito la festa del Sole Invitto con la Festa della Nascita di Cristo.

Alcune sopravvivenze(?) popolari , in alcuni centri più interni della Basilicata, hanno resistito ai nuovi riti creando un sincretismo con quelli preesistenti, di origine pagana e propiziatoria. Forse questa è una delle spiegazioni alla presenza in
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LA TRAGEDIA SACRA SECENTESCA: L’ADAMO CADUTO e gli occulti deliri della mente

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L’opera di padre Serafino da Salandra è accostata spesso al “Paradiso perduto” di Milton ma letta oggi rivela inattesa inquietante modernità

Gli occulti deliri della mente, e gli nascosti attentati del Cuore

humano, gli è più che vero, Reverendissimo Padre, che solo son’aperti à

quell’occhio, che mai conobbe benda, men’in cosa creata ombratura alcuna.


Così comincia l’opera “Adamo Caduto” scritta da Padre Serafino da Salandra nel 1646. L’opera è una tragedia sacra in versi misti che tratta della cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre. Quest’opera viene spesso accostata al “Paradiso Perduto”scritto da John Milton: numerose sono le disquisizioni circa l’argomento; a discapito dell’opera stessa.

Per quanto “Adamo Caduto” rievochi alla mente cose lontane da noi, l’opera di Serafino, invece, anche se pensato e scritto nell’ottica di un genere tardocinquecentesco, letta oggi appare originale e pervasa di un’inquietudine che la rende tremendamente moderna se pensiamo ad esempio tra le varie tematiche affrontate nell’opera a qual è l’idea che il nostro autore fa trasparire di Eva e di come, ancora oggi in alcune culture fondamentaliste la donna venga ancora considerata un essere subordinato al genere maschile.

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18 dic 2010

Controsenso Basilicata e articolo The Guardian 2006

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Controsenso Basilicata 15/12/10
Rock Shock – Rock Chic

Quelli che un tempo, neanche così lontano, erano dichiarati la vergogna di una nazione, per la tanta povertà e miseria che vi regnava, quei stessi luoghi che erano fonte di shock morale per l’opinione pubblica si sono trasformati in luoghi glamour, di tendenza, posti assolutamente Chic i quali “stanno subendo una reinvenzione spettacolare”. Rock Chic intitolava, nel giugno del 2006, il famoso giornale inglese The Guardian in un suo ennesimo articolo sui Sassi di Matera. Una città celata al mondo che se non fosse reale si potrebbe pensare sia una delle città Invisibili descritta da Calvino.“Nascosta per migliaia
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13 dic 2010

Basilicata e Il petrolio cambia il paese dell’arpa

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Moni Ovadia con Vincenzo Coviello nel film «Alma Story»
Moni Ovadia con Vincenzo Coviello 

Una scena nel film di Papaleo «Basilicata coast to coast» e ora una docufiction con Moni Ovadia ispirata alla tradizione musicale

L’utilitaria di Michele Treves, il personaggio interpretato da Moni Ovadia, si ferma senza benzina
davanti al centro oli Eni di Viggiano, cuore della Val d’Agri dove esiste il maggior giacimento di petrolio dell’Europa continentale. «A chi tanto a chi niente» commenta con la cantilena del luogo Vincenzo Coviello, detto «Cusumiello», perché qui si è conosciuto più per il soprannome che per il nome. Comincia così Alma Story, docufiction diretta da Gerardo Lamattina su soggetto di Dario Zigiotto, presentata il 28 novembre al Mei (Meeting delle etichette indipendenti) di Faenza.
In Alma story recitano molti personaggi di Viggiano, che fu feudo dei Sanseverino, dei Sangro, dei
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11 dic 2010

Wikileaks e lo stupratore Assange...

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Immagino che chi è abituato a leggere questo blog rimarrà un pò perplesso dall'argomento di questo post. Però sta accadendo un piccola rivoluzione nel mondo contemporaneo. Da quando Wikileaks ha incominciato a pubblicare, mi sono sempre chiesto quando durerà e come finirà. Omicidio, incidente d'auto o aereo, suicidio, scomparsa? Tante sono le opzioni a disposizione  frutto di anni di esperienza e strategie PIU'
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10 dic 2010

Un vecchio articolo del Guardian: Matera 2006

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Ho voluto riprendere un vecchio(?) articolo del Guardian in cui si parla di Matera e da inizio, a mio modesto parere, ad una serie di articoli e di attenzioni da parte di molti di giornali stranieri (vedi NY Times o il Financial Times).
Un fil rouge che pone l'attenzione del mondo, sopratutto anglosassone, ad una nuova meta e definizione: Lucaniashire o più dettagliatamente Materashire.
L'articolo spazia dai panorami surreali ai registi che qui hanno girato i loro film fino a descrivere hotel che nel loro integrarsi con l'ambiente urbanistico dei Sassi hanno creato un'esperienza senza eguali sul pianeta.

Articolo del Guardian, Saturday 3 June 2006

Rock chic

 The surreal landscapes of Basilicata have inspired a generation of film directors. Now the area is getting its own glamorous makeove...leggi l'articolo

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7 dic 2010

Il Sole 24 ore: Matera, Craco e Aliano. Gli scenari lucani che fanno sognare i cineasti

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Cristo si è fermato a Eboli? Sbagliato. Non quello di Francesco Rosi. Non fu girato nel comune del salernitano il bel lungometraggio tratto dal romanzo autobiografico di Carlo Levi e citato nel film fenomeno della New (Cine) Lucania Basilicata Coast to Coast di Rocco Papaleo, con un brindisi in onore del protagonista Gian Maria Volontè. E a Eboli non s'è fermato neanche quello di Mel Gibson. La Basilicata Felix del cinema internazionale e non, (ri)nasce proprio da The Passion, fenomeno mediatico e medianico di un mondo che si scopriva, anche sul grande schermo, religiosamente polarizzato.
Entrambi passati per la splendida Craco (Rosi, a dire il vero, passò anche per Aliano), che ospitò l'altro film teocon Nativity di Catherine Hardwicke, che dopo le tredicenni selvagge di Thirteen, si dedicò all'adolescente più famosa del mondo, Maria di Nazareth. E lì si fermarono anche i fratelli Taviani, con Il sole anche di notte, Lattuada per La Lupa, Lina Wertmuller con Ninfa Plebea e il nuovo 007 Daniel Craig con Quantum of Solace.
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