22 dic 2008

Albano di Lucania e le sue storie

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Piazza San Pietro La Piazza San Pietro è tappezzata di ossa. Circa 40 anni fa, hanno trovato il corpo di una fanciulla avvolto in un abito bianco, ma soltanto un operaio è stato testimone di quella apparizione fugace. Aveva appena tolto il coperchio della bara quando gli apparve a suo dire una Santa come se fosse viva e vestita a festa. Un attimo dopo quell'essere soprannaturale si volatilizzò. E allo spettatore apparve soltanto un'esile striscia di polvere grigia. Ai bordi della cassa giacevano un pettine e una bambola.
la Roccia dell'Ischio Si narra che la Roccia dell'Ischio, un monolitico distante 1 Km. dal paese, custodisca un vitello d'oro, monete e tanti gioielli. La porta della spelonca, invisibile per tutto l'anno, si apre nell'attimo della consacrazione dell'ostia durante la notte di Natale e rimane aperta fino all'alba. Chi desidera impossessarsi del tesoro, deve sacrificare al diavolo la vita di "un'anima innocente". Senza l'uccisione di un bambino, chi entra, rimane imprigionato e viene inghiottito nelle viscere della terra.
Rocca del Cappello Sulla sponda sinistra del fiume Basento all'altezza di Albano, sull'orlo di un precipizio di fronte alle Dolomiti Lucane, torreggia un immane monolitico in arenaria alto più di 10 mt., sulla cui sommità poggia un'enorme masso che dà l'idea di un enorme cappello di fungo ombrelliforme, dal quale il monolitico prende il nome di "ROCCA DEL CAPPELLO". Questi massi erratici sono i segni imperituri della venerazione di sassi radicata nella coscienza religiosa umana sin dall'età preistorica. Sul lato S.E. del monolitico è inciso un cerchio con ai lati due brevi scanalature a destra. Nell'area circostante sono presenti alcune grotte e mura di contenimento a secco, un sentiero da località Monticello discende fino al monolitico. Percorrendo tale sentiero, sulla sinistra si nota un monolitico alto 7 mt. detto "ROCCA MOLARIA", e su uno dei suoi gradini è stilizzato un simbolo che sembra un fiore a 4 petali o una palmetta. Lungo tutto il sentiero vi sono 5 coppie di vasche scavate nella roccia, ricavate su due livelli e comunicanti mediante un foro. Infine al lato S.E. della Rocca del Cappello è scolpito un grande volto umano e sul fianco di un altro spuntone in arenaria levigato è inciso un segno di croce latina. Presso la Rocca del Cappello è stato rinvenuto un monogramma inciso su una lastrina di pietra rossa, che potrebbe rappresentare il famoso "Nodo di Iside" (pezzo di stoffa annodato in modo particolare), che fu l'amuleto più diffuso tra gli antichi egizi.
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